Non c’è l’accordo, l’assemblea congressuale dell’Anci rinviata al 31 marzo

La diversità di vedute ha riguardato, in particolare, possibilità o meno di far votare anche i Comuni ancora non in regola con il versamento della quota di adesione

E’ stata rinviata al 31 marzo prossimo l’assemblea congressuale dell’Anci Calabria convocata per oggi, a Lamezia Terme (Catanzaro) per eleggere il nuovo presidente e il nuovo consiglio regionale. La decisione è stata adottata dal Comitato direttivo reggente dell’associazione dei Comuni calabresi, alla luce del disaccordo in seno all’Anci sulla composizione della platea congressuale dei votanti: la diversità di vedute ha riguardato, in particolare, possibilità o meno di far votare anche i Comuni ancora non in regola con il versamento della quota di adesione alla stessa Anci. Il rinvio al 31 marzo è stato comunicato dal sindaco di Cassano Jonio (Cosenza), Gianni Papasso, delegato a traghettare l’Anci fino all’elezione dei nuovi vertici.

“Ci siamo trovati davanti – ha spiegato Papasso parlando con i giornalisti a margine dell’assemblea – alla richiesta di tantissimi sindaci che volevano partecipare in maniera attiva e votare. Poiché non avevano fatto in tempo a regolarizzare la posizione economica, ci hanno chiesto la possibilità di votare e allora abbiamo discusso e unanimemente è uscita la linea di rinviare l’elezione del presidente dell’Anci al prossimo 31 marzo, in modo tale da riaprire i termini per regolarizzare la posizione ai Comuni che ancora non l’hanno fatto, fino al 10 marzo. Il 20 marzo – ha poi aggiunto Papasso – il Consiglio direttivo dell’Anci si riunirà per approvare la platea congressuale definitiva. Abbiamo esercitato un diritto alla democrazia e alla partecipazione di tutti”. Questa mattina, all’assemblea, si erano profilate due candidature alla presidenza dell’Anci Calabria: quella del sindaco di Vibo Valentia, Maria Limardo, espressione del centrodestra, e quella del sindaco di Cosenza, Franz Caruso, espressione del centrosinistra. (Agi)