Primo Maggio Prc, Ezio Locatelli della segreteria nazionale per la manifestazione di Taverna

In occasione della Festa dei Lavoratori abbiamo organizzato il tradizionale comizio pubblico in piazza. Quest’anno, oltre al Segretario di Circolo Antonio Campanella, interverrà Ezio Locatelli della Segreteria Nazionale.

Abbiamo al governo una forza politica che non ha mai realmente rotto i suoi legami con i partiti eredi del fascismo e lo sta dimostrando in diverse occasioni anche con esternazioni allucinanti da parte dei suoi esponenti principali. A dimostrarlo le folli esternazioni di La Russa sui fatti di Via Rasella.

Bisogna contrastarle sul piano culturale, storico e politico. Bisogna dire no al revisionismo storico che ha aperto la strada alla “normalizzazione” del fascismo.

L’impegno di tutte le forze democratiche e della sinistra, siano esse realtà di partito, di movimento o associative, va rivolto anche alla costruzione della più larga mobilitazione possibile e al più vasto schieramento contro i progetti del governo sul piano istituzionale: l’autonomia differenziata, progetto di dissoluzione del Paese che danneggerebbe ulteriormente il Mezzogiono, e il presidenzialismo.

Il contrasto a questo governo di ultradestra, reazionario e classista non passa solo attraverso l’antifascismo e la difesa della Costituzione, ma anche dal fermo no alla guerra, all’invio di armi e all’aumento delle spese militari. Giorgia Meloni e il suo partito sono, infatti, allineati con le scelte di guerra della NATO come i precedenti governi.

Il ripudio della guerra, sancito dall’articolo 11 della Costituzione, è stato da tempo cestinato anche dall’opposizione di centrosinistra. La nostra Costituzione è pacifista e imporrebbe che l’Italia assuma un ruolo di mediazione per una soluzione pacifica del conflitto e che i nostri soldi vengano spesi per la sanità, la scuola, la solidarietà.

Il governo Meloni rappresenta la prosecuzione incattivita delle politiche antipopolari contrarie agli obiettivi sociali della nostra Costituzione dei governi precedenti. Un neoliberismo reazionario che ha come bersaglio i diritti civili e sociali, che coniuga xenofobia, razzismo e sessismo insieme alla prepotenza dei ricchi e dei privilegiati.

Precarizzazione ulteriore del lavoro e taglio del reddito di cittadinanza mostrano quale sia il modello sociale di questa destra. C’è bisogno di una opposizione sociale e politica che lotti con coerenza per i diritti di chi lavora, per la piena occupazione, per il diritto al reddito, alla salute, alla casa, allo studio, per tutte/i, per il drastico taglio alle spese militari. Solo così l’antifascismo ritrova le sue radici.

Alle politiche del governo attuale e di quelli precedenti dobbiamo contrapporre campagne, come quella per il salario minimo, che diano risposta all’emergenza sociale a partire da salari da fame, inflazione, sanità.

Partito della Rifondazione Comunista

Sezione “Domenico Vavalà” – Taverna (CZ)