A sostegno del salario minimo, in tanti in piazza per firmare la proposta del M5S foto

Tra i sottoscrittori del modello per la proposta di legge anche il sindaco Nicola Fiorita

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Nel sabato in centro, animato dalla Festa dei Popoli, su Corso Mazzini chiuso al traffico, in tanti hanno voluto approfondire il tema del salario minimo legale approfittando della presenza degli attivisti del Movimento 5 Stelle che da dieci anni si battono per questa che definiscono “una misura di dignità”.

Nei mesi scorsi la compagine capeggiata dell’ex presidente del Consiglio dei ministri, Giuseppe Conte, ha lanciato una raccolta firme a sostegno della proposta di istituire il salario minimo legale che se approvata rafforzerebbe la contrattazione collettiva e, secondo l’Istat, farebbe aumentare di 804 euro in media le retribuzioni di 3,6 milioni di lavoratrici e lavoratori.
Il M5S è riuscito a convincere anche le altre forze di opposizione della sua necessità e urgenza, e insieme a loro abbiamo presentato una proposta di legge alla Camera a prima firma del presidente Giuseppe Conte.

E sono state circa 400 le firme raccolte, ieri pomeriggio, alla presenza tra gli altri del consigliere comunale di Catanzaro espressione del Movimento, Danilo Sergi. Anche il sindaco Nicola Fiorita, che nelle scorse settimane si era espresso apertamente per il sostegno al salario minimo, ha voluto firmare il modulo di adesione alla proposta.

“Sosteniamo la proposta perché riteniamo che si debba riconoscere al lavoratore di ogni settore economico un trattamento economico complessivo (che include anche il trattamento economico minimo) non inferiore a quello previsto dai contratti collettivi stipulati dalle organizzazioni sindacali e datoriali comparativamente più rappresentative a livello nazionale in vigore nel settore in cui opera l’azienda – ha spiegato Sergi -. E chiediamo che si introduca una soglia minima inderogabile di 9 euro all’ora: significa che se in un contratto collettivo il minimo tabellare è fissato a 11 euro lordi l’ora, questo resterà tale; laddove, invece, un contratto preveda una paga oraria di 6 o 7 euro, essa sarà alzata a 9 euro. Il salario minimo legale esiste già in 22 Paesi europei su 27, dove ha contribuito a far aumentare gli stipendi di chi veniva pagato di meno. La nostra Costituzione, all’art. 36, parla chiaro: “Il lavoratore ha diritto ad una retribuzione proporzionata alla quantità e qualità del suo lavoro e in ogni caso sufficiente ad assicurare a sé e alla famiglia un’esistenza libera e dignitosa”.

 

“Posso solo augurarmi che questa iniziativa possa favorire un dialogo diverso tra Governo e Opposizioni e raggiungere così un’intesa che porti l’Italia ai livelli degli altri grandi Paesi europei. Il salario minimo a 9 euro è un atto di civiltà, un atto morale, un atto di giustizia sociale – aveva invece avuto modo di dichiarare il sindaco Fiorita -. E’ evidente che bisognerà anche agire sull’alleggerimento della pressione fiscale sulle aziende in modo che possano avere un regime sostenibile e garantire salari dignitosi ai propri dipendenti. Non è mai troppo tardi per raggiungere un’intesa su una questione che la gran parte degli italiani condivide. Non possiamo condannare alla povertà chi svolge dignitosamente un lavoro. Questo non significa indebolire l’istituto della contrattazione collettiva, semmai rafforzarlo. Con il lavoro e la dignità delle famiglie non si scherza”.

 

Generico settembre 2023

 

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