Dimensionamento scolatico, Cambiavento: “Catanzaro rischia di subire un danno”

"Autorevoli personalità della cultura italiana hanno ritenuto di dover dissentire pubblicamente su alcune delle scelte che si vorrebbe fare per Catanzaro"

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“Come ha osservato una testata giornalistica cercando di mettere ordine nella vicenda del dimensionamento scolastico, “il piano, così come è stato elaborato, non piace a nessuno”. Ed effettivamente, è difficile non essere diretti: la città rischia davvero di subire un danno da una ipotesi che non sembra aver tenuto nel debito conto la necessità di fare sintesi tra tutte le variabili e gli attori in campo. Una ipotesi di dimensionamento che rischia di compromettere tradizioni didattiche antiche e consolidate senza restituire in cambio una migliore efficienza ed efficacia del sistema e anzi, intaccando quanto di buono era stato costruito fin qui”.

E’ quanto si legge in una nota a firma di Cambiavento.

“Eppure vi erano tutte le condizioni per imboccare la via maestra e cioè quella del confronto, della concertazione, delle soluzioni condivise. Una strada che pure era stata autorevolmente suggerita all’inizio del percorso e che avrebbe potuto evitare tagli pesanti e squilibri evidenti: basti pensare alle tante reggenze scolastiche sul territorio provinciale il cui numero, se gestito con maggiore criterio, avrebbe potuto evitare i ben sette dimensionamenti piovuti sulla città capoluogo.

Persino autorevoli personalità della cultura italiana hanno ritenuto di dover dissentire pubblicamente su alcune delle scelte che si vorrebbe fare per Catanzaro. E allora, bene hanno fatto il sindaco Fiorita e l’assessore Belcaro a chiedere al presidente della Provincia che le scelte sul capoluogo siano sostenibili. Bene ha fatto la consigliera Palaia a sollecitare un coinvolgimento della massima assemblea elettiva cittadina. Sono assunzioni di responsabilità nei confronti della città ma soprattutto della scuola, di chi ha la responsabilità di governarla, di chi la frequenta nella certezza che è fondamentale per la vita. In una parola, del futuro di tutti noi”.

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