L’Assemblea dei sindaci approva a larga maggioranza il Rendiconto 2023 foto

L’approvazione diventa definitiva dopo il Consiglio seguito a ruota

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Andata quasi deserta in prima convocazione, a Palazzo di Vetro alle 11:25 si è aperta la seduta dell’assemblea dei sindaci della provincia di Catanzaro. All’elenco svolto dalla segretaria generale Francesca Ganci rispondono 36 sindaci in seconda convocazione: la seduta è dichiarata valida. I sindaci dovranno dare il loro parre, obbligatorio ma non vincolante, sul Rendiconto di gestione 2023, già approvato in via provvisoria dal Consiglio provinciale nella seduta di ieri.
Relaziona il presidente Amedeo Mormile, sindaco di Soveria Simeri, che rinnova i suoi auguri ai nuovi primi cittadini, e ai riconfermati, alle ultime elezioni amministrative. Mormile richiama le difficoltà finanziarie delle amministrazioni provinciali – “quasi un mantra” – ma ritiene che, anche se in un contesto difficile, l’atto contabile disegna una parvenza di ripresa. Mantenuto lo standard delle funzioni assegnate, con gli accorgimenti ritenuti necessari. Il disavanzo è comunque in linea con gli obiettivi del Piano di riequilibrio in atto. Accolto positivamente il riparto del “fondino” per le Province in dissesto e predissesto per le due annualità pregresse. Uguale la decisione per i prossimi due annualità, per un importo di 2miioi e mezzo per Catanzaro. Qui Mormile ringrazia per l’impegno speso il sottosegretario agli Interni Wanda Ferro.

Importanti le alienazioni, tra cui il campo polifunzionale di Giovino, e la rinegoziazione dei mutui, attività che proseguirà nei prossimi esercizi. Permanendo la situazione di squilibrio – 157 milioni di euro il debito complessivo della Provincia di Catanzaro – ecco i dati essenziali del rendiconto: in sintesi, si registra un miglioramento del risultato finale del 2023 rispetto al 2022 di circa 3miloni600mila euro, un risultato in linea con quanto programmato nel piano di riequilibrio. In termini assoluti il risultato di amministrazione è, in negativo, di 7.983.000 euro. Il saldo di cassa al 31 dicembre è di 23.324.170 euro, i residui attivi sono 96.743.000, residui passivi 43.000.380.

Interviene il sindaco di Gasperina, Gregorio Gallello, consigliere del gruppo Progressisti per la Provincia. Replica l’intervento di ieri, porgendolo ai colleghi sindaci ieri assenti (è oggi in aula il vice sindaco di Catanzaro Giusy Iemma): il gruppo del centrosinistra in Provincia si è fatto carico delle responsabilità comuni in una situazione gravosa, astenendosi sui documenti contabili. La linea del gruppo è sempre stata orientata sulla protesta con governo e Regione reclamando maggiori risorse e più numerose deleghe. “A parte l’encomiabile lavoro della sottosegretaria Ferro si è visto ben poco”. L’ordinario è in affanno e qui lo Stato centrale dovrebbe farsi protagonista al fianco delle Province. Le competenze sono dileguate, il Palazzo è svuotato di funzioni, il personale è risotto all’osso (120 dipendenti attualmente). Potrebbe aiutare una riforma elettorale, ma non basterà se non è accompagnata da un’azione politica centrale più incisiva. Risolto il contenzioso con la Città metropolitana di Reggio Calabria, permane il dissidio contabile con la provincia di Crotone. Gallello invita il presidente a informare l’Assemblea sullo stato delle cose.

Interviene Elisabeth Sacco, sindaco di Borgia. Tiene a sottolineare che voterà favorevolmente alla Relazione, non è un voto politico, bensì di fiducia verso l’Amministrazione provinciale. La Provincia di Catanzaro sta operando da ente locale senza colore politico a fianco dei Comuni.

Amedeo Mormile apprezza i toni e i contenuti dei sindaci Gallello e Sacco, come altri su posizioni politiche diverse ma portatori di uno spirito costruttivo. Crotone, c’è sentenza di appello passata in giudicato, per l quale la Provincia ha avviato le pratiche di ottemperanza di 4 milioni di euro netti, a cui vanno aggiunti gli interessi, e su questo punto è in atto un colloquio con la dirigenza della provincia di Crotone, come viene precisato dall’avvocato interno Bruno Talarico.
Dopo un breve intervento di Saverio Ruga sindaco di Amato, si dà l’avvio alla votazione, che di massima segue lo schema: astenuti i sindaci di centrosinistra, favorevoli i primi cittadini di diverso orientamento. Fa eccezione, per i motivi prima accennati, il sindco di Borgia che vota positivamente sul rendiconto.

I voti favorevoli sono stati 31, gli astenuti 5, nessun voto contrario, con una popolazione “consenziente” 158mila circa, gli astenuti circa 95mila. Il parere dell’Assemblea sul rendiconto è pertanto favorevole.

Dopo una breve pausa, il Consiglio provinciale si è nuovamente riunito, con i suoi 13 componenti, per l’approvazione definitiva del Rendiconto 2023 e per la discussione di un’altra ventina di punti all’ordine del giorno, di cui gli ultimi tredici di presa d’atto di debiti fuori bilancio derivanti da sentenze del tribunale e del giudice di pace. Ancora pratiche contabili: salvaguardia degli equilibri di bilancio e variazione di assestamento del bilancio, ratifiche di delibere presidenziali, comunicazioni di prelievo dal fondo di riserva, modifica del DUP nella sezione del Piano delle alienazioni.

 

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