Presentato in Regione l’avviso pubblico Dunamis per favorire nuove assunzioni

Ha una dotazione inziale di 35 milioni di euro a sportello fino a esaurimento plafond. Occhiuto: "Una forma di sussidiarietà orizzontale applicata al lavoro svolta con una dose di protagonismo"

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Si chiama “Dunamis”, termine mutuato dal greco per dire “forza” e “dinamismo”, il nuovo avviso messo a punto dal Dipartimento Lavoro illustrato questa mattina alla Cittadella in una conferenza stampa condotta congiuntamente dal presidente Roberto Occhiuto, dall’assessore al Lavoro (e ad altre materie) Giovanni Calabrese, dal dirigente ad interim del Dipartimento Fortunato Varone e dal presidente di Unindustria Calabria Aldo Ferrara.

Generico luglio 2024

Il “solido legame” tra Giunta regionale e Unindustria è stata la prima considerazione svolta dal presidente Occhiuto, che peraltro ha accennato al buon rapporto instaurato anche con i sindacati. “É questa che si attua con Unindustria – ha detto Roberto Occhiuto – una forma di sussidiarietà orizzontale applicata al lavoro, svolta con una dose di protagonismo che la Regione è molto contenta di assecondare nella direzione di spendere bene le risorse comunitarie che abbiamo a disposizione. Il bando è a sportello ed è una bella novità che consente alle imprese di accedere senza le lungaggini burocratiche che di solito si riscontrano nelle altre procedure. Investiamo 35 milioni di euro, pur nella disponibilità di aumentare la dotazione finanziaria se l’estio dovesse avere il tiraggio che ci aspettiamo.

La misura interviene in maniera sussidiaria rispetto agli interventi del governo rivolti a creare posti di lavoro al Sud, con qualcosa in più perché finanzieremo le imprese fino al 50 per cento dei costi salariali, il 75 per cento se categorie svantaggiate. Capirete che è una grande possibilità per le aziende avere il contributo sul netto del salario. Credo – ha concluso Occhiuto – che questa iniziativa sia una delle migliori che la Regione ha realizzato per fare davvero politiche attive per produrre lavoro attraverso le imprese”.

“Questo avviso – ha sintetizzato da parte sua l’assessore al Lavoro Giovanni Calabrese – è il secondo della stessa natura che mettiamo in campo dopo quello sul Turismo, riguarda gli altri comparti esclusa l’agricoltura e la procedura è a sportello fino all’esaurimento della dotazione finanziaria. L’obiettivo è creare posti di lavoro vero in Calabria, per contrastare il numero negativo di 10 mila calabresi che ogni anno vanno via per trovare lavoro. Stiamo perciò investendo anche sulla formazione professionale continua per le aziende, fondamentale per la loro crescita. Altro aspetto importante è che l’avviso è rivolto alle grandi aziende e anche alle aziende di fuori regione che vogliono utilizzare lavoratori residenti in Calabria con lo smart e remote working. Il soggetto attuatore è Fincalabra e l’esito della domanda sarà noto entro 30 giorni”.

Confermata la solidità del rapporto industria-Regione, Aldo Ferrara presidente degli industriali calabresi trova “molto adeguato che Unindustria venga coinvolta a partire dalla fase ‘ascendente’ dei bandi, nella loro costruzione, oltre che nella fase “discendente” della loro applicazione. I dati emersi – ha continuato Ferrara – dicono che in un’economia ancora di ridotte dimensioni esiste un tessuto produttivo resiliente grazie soprattutto alle misure messe in campo dalla Regione. Attendiamo che la premier Meloni renda noto il piano strategico alla base della Zes e prenderemo posizione come comitato Mezzogiorno, anche se non nascondo una grande delusione per quanto trapelato e che induce a pensare a una dispersione di risorse.

Segnalo in questo senso il notevole incremento finanziario sul bando ‘Impianti e macchinari’ dagli originali 20 milioni agli 80 messi a disposizione dalla Regione per venire incontro alle imprese entrate in graduatoria ma non rientranti nel plafond iniziale. A me piace ricordare che finanziamento e lavoro vanno di pari passo: quanto più capitale viene investito tanto più lavoro viene creato. Piuttosto, mi auguro che questo bando serva a movimentare il mercato del lavoro. La difficoltà delle imprese è reperire personale adeguato, ma questo è un dato nazionale. Gli ultimi dati di Cerved parlano del 48 per cento di richieste delle imprese rimaste insoddisfatte. La misura è notevole, e l’auspicio è che serva anche a incrementare gli skill di formazione dei lavoratori che per requisiti rientrano tra disoccupati e svantaggiati, pertanto lontani da tempo dal mercato del lavoro”.

L’avviso è stato illustrato nei particolari dal dirigente del Dipartimento Lavoro Fortunato Varone. L’Avviso pubblico Dunamis “Incentivi alle imprese per nuove assunzioni” ha una dotazione di 35 milioni di euro, euro, a valere sulle risorse del FESR-FSE Calabria 2021-2027, e mira a ridurre la disoccupazione e promuovere l’accesso al mercato del lavoro di soggetti disoccupati. Gli incentivi destinati alle imprese copriranno le spese per nuove assunzioni per un massimo di 12 mesi nel caso di soggetti svantaggiati e 24 mesi nel caso di soggetti molto svantaggiati. L’importo riconosciuto è pari al 50% dei costi salariali ammissibili nel caso di lavoratori svantaggiati e molto svantaggiati, è pari al 75% dei costi salariali ammissibili nel caso di soggetti con disabilità. Il 31 luglio 2024 aprirà lo sportello per la presentazione delle domande.

In linea con la nuova strategia adottata dal dipartimento competente si prevede la chiusura dello sportello solo ad esaurimento delle risorse. Questo consentirà alle imprese di richiedere l’incentivo all’assunzione in qualsiasi momento dell’anno salvo chiusura dello stesso per esaurimento fondi. La dotazione finanziaria dell’avviso consentirà di raggiungere oltre 3.000 destinatari.

La principale novità dell’avviso è costituita dai beneficiari dell’incentivo ovvero potranno richiedere l’incentivo all’assunzione anche le aziende che non hanno una sede operativa in Calabria, purché la prestazione lavorativa dei nuovi assunti si svolga prevalentemente nel territorio regionale attraverso: assunzioni finalizzate alla realizzazione delle opere pubbliche programmate a valere sulle risorse nazionali, comunitarie e regionali del nuovo ciclo di programmazione; utilizzo delle nuove modalità di lavoro appartenenti al Flexible Working che consentiranno al lavoratore “non più disoccupato” di rimanere nel territorio calabrese e contribuire allo sviluppo economico della regione.

L’obiettivo dell’iniziativa è quello di incentivare l’assunzione di lavoratori disoccupati, giovani fino a 35 anni, lavoratori svantaggiati, molto svantaggiati e persone con disabilità. I contratti di assunzione dovranno essere a tempo indeterminato e in linea con i contratti collettivi nazionali di settore, garantendo così condizioni lavorative adeguate e sicure.

 

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