Crisi al Comune di Catanzaro, Bruno, Criniti, Puzzonia: “Ulteriori esitazioni del Sindaco porterebbero alla fine dell’esperienza”

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“Siamo giunti circa alla metà della consigliatura del Comune di Catanzaro guidata da Nicola Fiorita. Sembra innegabile, a questo punto del cammino, che il clima complessivo della città si stia rivelando, nell’opinione pubblica catanzarese e tra le forze politiche del centro-sinistra, in qualche modo largamente diverso dalle aspettative nate all’indomani della vittoria elettorale.
Si tratta non solo e non tanto dei risultati relativamente modesti raggiunti in termini di gestione amministrativa e dei servizi ma specialmente di caratura complessiva dell’amministrazione.

La Calabria vive in questi anni una situazione quasi paradossale. La regione è largamente gestita da una inconsistente giunta di centro destra che invece non è presente in nessuna delle amministrazioni dei capoluoghi di provincia e in quello della Regione e che è gestita da una maggioranza senza visione politica che possa dare alla Calabria la prospettiva di uscire dall’eterna emergenza: sanità, rifiuti, depurazione occupazione, disagio giovanile ecc.

Questo avrebbe dovuto suggerire al Sindaco del capoluogo una forte caratterizzazione politica che ponesse il potere locale in forte contrapposizione con una politica regionale largamente carente e disattenta ai problemi delle città e specialmente di Catanzaro e una politica nazionale che lavora, quasi con inconsapevole cecità, a danneggiare il meridione e, con esso, l’intero sistema-paese.

In questo contesto invece la giunta, testé azzerata dal Sindaco dopo la presa di posizione del consigliere Talerico, ha tiracchiato la propria esistenza con l’appoggio anomalo di un gruppo anomalo, nato da diversi rivoli elettorali, e guidato da un consigliere regionale di Forza Italia.

Era quindi opportuna la convocazione da parte del Sindaco di un tavolo del centro-sinistra e sulla base delle risultanze di questo della ovvia decisione di mettere punto all’esperienza fin qui portata avanti e di provare a rilanciare finalmente una prospettiva democratica e di sinistra nella città di Catanzaro e in Calabria.

Certo esiste il limite numerico delle forze presenti in Consiglio ma tante esperienze nei comuni, da quando vige l’elezione diretta del Sindaco, dimostrano che, specialmente nelle città politicamente più significative, le possibilità del buon governo possano poggiare su basi diverse dall’aritmetica pura e semplice.

Orbene il Consiglio comunale di Catanzaro è formato da una miriade di gruppi non sempre riconducibili a precisi orientamenti politici ma che, comunque, in molti casi esprimono elementi di un significativo spessore politico. Non solo ma una giunta ed una amministrazione possono essere arricchite da contributi provenienti dalla società civile che a Catanzaro si presenta numerosa, competente in molti campi, eticamente ineccepibile.

Il Sindaco Fiorita è in qualche modo elemento di punta di questa società civile e ha sicuramente la capacità di aggregare posizioni politiche ed intellettuali tali da assicurare a Catanzaro il ruolo che le spetta e la responsabilità di guida del potere locale regionale.

Al Sindaco è mancato finora il coraggio di affrontare la situazione in questi termini ma crediamo che sia venuto adesso un momento in cui ulteriori esitazioni e ulteriori “anomalie” potrebbero determinare inevitabilmente la fine di una esperienza comunque progressiva che ha segnato una inversione di tendenza rispetto agli ultimi lustri, esperienza che va difesa da tutte le persone di buona volontà”. Lo scrivono in una nota i Militanti di SI Enzo Bruno, Franco Citriniti e Lino Puzzonia.

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