Catanzaro, più vicina la soluzione della crisi al Comune

Dopo l’interpartitica di ieri, il sindaco Fiorita continua il dialogo con Donato e Azione

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Non c’è stata nota ufficiale a riassumere i contenuti dell’ultima interpartitica riunita ieri sera intorno a Nicola Fiorita nel tentativo di venire a capo della crisi che da una settimana priva Catanzaro di un governo cittadino, anche se la formulazione adottata con atto monocratico dal sindaco – “azzeramento della giunta” – concentra gestione e potere amministrativi nelle sue mani.

Ancora per poco, a dare retta alle sensazioni che si ricavano dei corridoi di Palazzo de Nobili all’indomani: ancora tre o quattro giorni, è la previsione predominante, e il leader di “Cambiavento” potrebbe dare lettura della rinnovata composizione della giunta. Per dire il vero, rispetto alle precedenti sedute interpartitiche, ieri una nota sarebbe stata ancora più opportuna, considerata la novità intervenuta, ovvero la partecipazione al tavolo dei rappresentanti di Azione, in particolare del consigliere Valerio Donato e del segretario provinciale Roberto Guerriero, facendo seguito ai colloqui già in precedenza instaurati con il Partito democratico e volti a stringere un accordo di massima in direzione della formazione di una maggioranza meno eterogenea della precedente che possa dar luogo a una giunta più omogenea e più caratterizzata politicamente sul centrosinistra.

I colloqui naturalmente continuano, l’apertura e la disponibilità di Azione devono trovare riscontro in punti programmatici ben definiti, e su questo le intenzioni dei partecipanti all’interpartitica collimano: nei tre anni che separano la Città dalle urne, ora che il pericolo del commissariamento sembra essere solo un cattivo e pessimistico presagio, occorre che si facciano concreti e visibili segni e sintomi del cambiamento, con maggiore attenzione ai servizi comuni e alla loro fruizione, dalla manutenzione ordinaria e straordinaria di strade e verde pubblico, alla rinnovata tensione verso l’igiene territoriale e la raccolta differenziata, al completamento dei lavori pubblici da troppo tempo in cantiere e la predisposizione alle nuove opere che possano contribuire a un città più accogliente e meglio organizzata. Insomma, non è la condivisione sui punti programmatici che manca, in questa versione forse più ristretta rispetto alle ambizioni iniziali ma proprio per questo meno aleatoria e più fattibile.

Permane l’ostacolo della composizione del nuovo esecutivo, e su questo inevitabilmente si cimentano il sindaco Fiorita e i suoi interlocutori politici, compreso il gruppo di Azione e l’abbondante schiera di consiglieri che non seguiranno Antonello Talerico nella rottura molto polemicamente portata a compimento.

Anche per il consigliere regionale di Forza Italia sono in vista cambiamenti di postazione e posizione all’interno del Consiglio comunale: mentre è prevedibile il suo personale ingresso nel gruppo, rimane da definire la permanenza o meno dei gruppi di ispirazione nominalmente civica che fanno a lui riferimento, ovvero “Catanzaro al Centro”, “Io Scelgo Catanzaro” e “Talerico Sindaco”. La questione sarebbe stata posta al livello regionale di Forza Italia, considerato anche il precedente dell’adesione di Sergio Costanzo nel gruppo consiliare azzurro, avvenuta solo dopo lo scioglimento de suo movimento “Fare per Catanzaro”, gruppo consiliare incluso.

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