Il PD cessi la subalternità ai “fioritismi” in voga

Intervento dell’iscritta Maria Teresa D’Agostino, coordinatrice regionale dei Laburisti democratici

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La situazione politico amministrativa venutasi a creare a Catanzaro versa in uno stato di grandissima difficoltà in cui risulta del tutto evidente che il Pd, che aveva incondizionatamente sostenuto la candidatura a sindaco di Fiorita, ne esce mortificato e deluso nelle sue componenti migliori.

A due anni dalla “vittoria” elettorale invece di far tesoro di quella buona parte di società civile illuminata catanzarese che avrebbe potuto offrire un buon contributo alla amministrazione, si è vista di converso messa all’angolo da dinamiche clientelari, opportunistiche e personalistiche fino al punto di portare in Giunta le destre.

Ora tutto questo è finito, potremmo dire paradossalmente grazie ad Antonello Talerico che ha ritirato i suoi assessori con Fiorita che ha risposto azzerando la Giunta. In questa deprecabile situazione Il Pd che fa? Dov’è? Al timone della navigazione a vista del Pd ci sono due coordinatori cittadini o meglio uno in quanto una si è dimessa.

L’ineffabile segretario provinciale Pd, il cui ruolo è quello di intervenire fissando una linea politica frutto di una dialettica interna necessaria nei processi democratici, non abbiamo il piacere di sentirlo nemmeno in chat (unico strumento di discussione sopravvissuto). Gli iscritti Pd se vogliono informarsi su cosa stia accadendo nel loro partito devono affidarsi alla stampa. É da tempo che la sottoscritta chiede la possibilità di un’assemblea che riattivi l’interrotto circuito democratico, specialmente in questo momento gravissimo in cui il Pd deve cessare la linea di subalternità ai “fioritismi”, e recuperare il suo ruolo e la sua funzione di più grande partito del centrosinistra e l’unica alternativa di rilievo ai governi delle destre. E abbandonare sterili e presuntuose condotte da parte anche dei nostri iscritti, che portano alcuni a sostenere: “tanti voti uguale-tanto potere ” quindi “conto e decido io”. Bisogna recuperare invece i principi fondativi del PD che si basano sul metodo democratico, sull’uguaglianza e sulla partecipazione.

Ieri l’aver rinviato l’assemblea degli iscritti, con motivazioni che lasciano sconcertati, sia nella vulgata diffusa sia quella appalesata nei vari commenti, rappresenta, per l’ennesima volta, la negazione di quanto sopra enunciato”. Lo scrive in una nota
Maria Teresa D’Agostino,
Coordinatrice Laburisti Democratici Calabria.

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