Piattaforme interrate, “commercianti e cittadini costretti a convivere con odore nauseabondo”

La puntualizzazione di Stefano Veraldi, il consigliere comunale del capoluogo di regione in quota Azione che non perde di vista i temi di natura ambientale

«Estrazione e riposizionamento non effettuato sei giorni su sette come previsto dal contratto e capita anche che le piattaforme interrate utilizzate per il conferimento controllato dei rifiuti emanino un fetore insopportabile». È la puntualizzazione targata Stefano Veraldi, il consigliere comunale del capoluogo di regione in quota Azione che non perde di vista i temi di natura ambientale e spezza una lancia a favore dei commercianti attivi nelle vicinanze delle piattaforme interrate, le cui attività – fa notare – «sono loro malgrado costrette a convivere con un odore nauseabondo».

 

Non va meglio ai passanti ed è anche per questo che l’esponente di Azione ricorda come «l’amministrazione comunale abbia concesso alla Si.eco. spa un autocarro nuovo di zecca e completo di allestimento scarrabile con compattattore a cassetto e lava contenitori».

 

Sullo sfondo, dunque, l’atto di costituzione di usufrutto, stipulato il 15 maggio scorso, per la concessione di un mezzo immatricolato il 23 febbraio, ma soprattutto lo stimolo indirizzato al direttore dell’esecuzione del contratto affinché – scrive ancora Veraldi – «si attivi immediatamente per trovare soluzioni efficaci e tempestive al fine di risolvere il problema anche applicando le dovute penali». L’ultima decade di settembre, insomma, si apre con un ritorno sulla scena di un tema delicato, quello dei rapporti tra il Comune e la Si.eco., che Veraldi arricchisce con un tassello tutto nuovo senza tuttavia tralasciare quella che definisce «la mancata esecuzione di alcune prestazioni».

 

Il riferimento è, ad esempio, al mancato conseguimento delle percentuali minime di avvio al riciclo che – stando al ragionamento del consigliere comunale – «darebbe diritto a consistente ristoro di corrispettivi fin qui liquidati alla Si.eco».

 

Dalla scena però non esce neppure la mancata realizzazione di un secondo centro di raccolta che – ricorda ancora il consigliere di Azione – «ha costituito oggetto di offerta migliorativa dell’aggiudicataria che abbiamo già denunciato alle autorità preposte».

 

A ribadirlo «a tutto vantaggio di chi finge di dimenticarlo» un consigliere che, se da un lato ricorda come «proprio tali denunce abbiamo già prodotto la convocazione del dirigente di settore all’Autorità nazionale anticorruzione» dall’altro non appare per nulla intenzionato a tralasciare l’aspetto economico di penali che – sottolinea – «varrebbero svariati milioni di euro e che porterebbero ossigeno alle casse comunali».

 

Tutta questione di priorità con Veraldi che – mettendo in evidenza «la “profumatissima” tassa rifiuti pagata dai catanzaresi – fa notare pure come «la pulizia, oltre che l’obbligo del rispetto dei capitolati, sia una delle attività necessarie ad assicurare adeguate condizioni di igiene e salubrità urbana».

 

Da qui l’invito a raddrizzare il tiro per rimediare a «errori di gestione molto recenti che rischiano di produrre un aumento smisurato della prossima Tari per via della lievitazione di un quadro economico sul nuovo bando che – questo il timore targato Veraldi – andrà adeguato dopo la pessima e recente figura legata a un bando ritirato e a una storia dalla quale potrebbe derivare il mancato introito di svariati milioni di euro».

 

Netta, dunque, la linea di un consigliere comunale che, rilanciando un tema ormai storico, non perde l’occasione per ribadire quel «la tutela dei cittadini prima di tutto» che da sempre rappresenta il leit motiv della sua personale militanza politica.