Le rubriche di Catanzaro Informa - Riceviamo e pubblichiamo

“Povera la mia città ma la amo lo stesso”

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    Mi chiamo Salvatore Caliò, sono nato 65 anni fa in questo meraviglioso posto chiamato Catanzaro. A soli 11 anni sono stato ahimè costretto ad andare a vivere a Milano, come tanti altri nostri concittadini, ma il legame con la mia amata città non si è mai sciolto, anzi.

    Appena posso vengo a Catanzaro e ogni volta cerco di far coincidere questo viaggio con la partita della nostra straordinaria squadra di calcio che non ho mai smesso di seguire anche da lontano. Insomma non ho mai perso, nemmeno per un solo istante, l’interesse e l’amore per la città che mi ha dato i natali. Purtroppo però negli ultimi anni e in particolare questa volta, ho trovato una città molto trascurata sia in termini di decoro che di pulizia.

    Il centro storico è molto degradato, molte attività hanno chiuso e nel complesso da l’impressione di essere completamente abbandonato a se stesso. C’è un evidente problema di viabilità causato da obblighi di sensi di marcia e divieti che rendono il Corso Mazzini impraticabile e ostaggio di macchine parcheggiate in maniera selvaggia.

    Il Ponte Morandi, simbolo della nostra città per le sue caratteristiche architettoniche, è stato trasformato in una gabbia, con carreggiate strettissime al limite della sicurezza. Ho fatto un giro a Villa Margherita a cui sono legato da tanti bei ricordi d’infanzia e mi si è stretto il cuore nel vederla così desolata. Nel complesso ho avuto l’impressione che il senso civico dei catanzaresi sia molto peggiorato sia in termini di rispetto delle più elementari regole di convivenza tra cittadini, come per esempio il codice della strada, che di comportamento nei confronti della città. Se vogliamo che la città migliori e rinasca non possiamo scaricare ogni responsabilità solo sulle varie amministrazioni comunali ma questo cambiamento deve avvenire prima di tutto in ognuno di noi. Queste mie considerazioni non sono critiche fini a se stesse ma riflessioni che derivano dal profondo amore che provo per la mia città che resterà comunque e per sempre la mia amata, meravigliosa, insostituibile Catanzaro.

    Salvatore Caliò

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