Sanità, si chiude anche il bilancio consolidato 2023: c’è un utile di 39,4 milioni di euro

L'approvazione è avvenuta "con riserva di acquisizione del parere del terzo certificatore", confermando la trasparenza e la regolarità dei conti

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La sanità calabrese raggiunge un importante traguardo finanziario con la chiusura del bilancio consolidato 2023, un risultato che segna una tappa fondamentale nella gestione commissariale guidata dal presidente della Regione Roberto Occhiuto. Dopo aver già messo ordine nel bilancio 2022, il bilancio consolidato 2023 è stato approvato, includendo le gestioni delle Aziende Sanitarie Provinciali (Asp), delle aziende ospedaliere e della nuova Azienda Zero, che coordina la sanità regionale. L’approvazione è avvenuta “con riserva di acquisizione del parere del terzo certificatore”, confermando la trasparenza e la regolarità dei conti.

 

Il bilancio chiude con un utile d’esercizio di oltre 39,4 milioni di euro, risorse che saranno utilizzate per ripianare le perdite accumulate negli esercizi precedenti. Questo successo finanziario rappresenta un punto di svolta, dato che storicamente la sanità calabrese ha sofferto di pesanti deficit, causati da una gestione inefficace e da debiti crescenti. Grazie a questo risultato, la Regione può ora guardare avanti con maggiore fiducia, pur mantenendo alta l’attenzione sulla stabilità dei conti.

 

Il consolidamento positivo del 2023 segue di pochi giorni l’approvazione del bilancio della Gestione Sanitaria Accentrata (GSA), una sorta di cassa comune del sistema sanitario regionale, che ha chiuso con un surplus di 193 milioni di euro. Questo bilancio ha contribuito significativamente al risultato complessivo della sanità calabrese, dimostrando un miglioramento gestionale rispetto al passato.

 

Il decreto che approva il bilancio consolidato è stato firmato, oltre che dal presidente Occhiuto, dai sub commissari Iole Fantozzi ed Ernesto Esposito e dal direttore generale del Dipartimento Salute, Tommaso Calabrò. Si tratta di un ulteriore passo verso il risanamento finanziario della sanità calabrese, che da anni soffre di criticità strutturali, ma che ora sembra aver intrapreso una strada più stabile grazie alla gestione commissariale.

 

L’utile generato sarà utilizzato per ripianare le perdite pregresse, come previsto dall’articolo 30 del decreto legislativo 118/2011. Eventuali eccedenze saranno accantonate a riserva, a ulteriore garanzia di una gestione prudente e responsabile delle risorse.

 

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