Arcivescovo scrive a insegnanti di religione

Monsignor Bertolone: "La Chiesa vi affida un compito esaltante talora accompagnato da molte belle soddisfazioni"

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    “La presenza numerosa di alunni di altre nazioni e appartenenze etniche, culturali e religiose, e’ spunto per un’autentica testimonianza e documentazione della tradizione cristiana e di quelle verita’ e valori che le sono propri e che non contraddicono le esigenze della ragione umana, ma possono anzi illuminarsi attraverso un approccio critico alle diverse forme del pensiero e presenze religiose nel territorio”.

    Ad affermarlo e’ l’Arcivescovo metropolita di Catanzaro-Squillace, Monsignor Vincenzo Bertolone, in un messaggio di saluto rivolto agli insegnanti di religione, in vista della ripresa delle attivita’ didattiche. “Conosco – cosi’ scrive Monsignor Bertolone – la generosita’ e la fatica del vostro impegno quotidiano nella presentazione della religione cattolica: la scuola, luogo di dialogo e d’incontro tra diverse generazioni e tra studenti anche di differente provenienza e cultura, e’ come un grande laboratorio ove voi contribuite a realizzare un profilo alto del confronto tra patrimoni culturali, artistici, scientifici e tecnologici di ieri e di oggi” L’Arcivescovo ribadisce che la scuola “deve aiutare l’opera educativa della famiglia, garantendo ai giovani non solo una formazione mentale critica, ma anche la possibilita’ di sperimentare una comunicazione interpersonale forte e coinvolgente”.

    “Si tratta – afferma il Presule – di un compito esaltante che la Chiesa vi affida, talora accompagnato da molte belle soddisfazioni, ma certo intriso di tante difficolta’ quotidiane, su tutte il disorientamento religioso e il progressivo affievolirsi della coscienza credente. E’ innegabile che essi costituiscano una sfida e un appello particolari per la Chiesa e per la pastorale scolastica; una sfida che deve essere raccolta anche dagli insegnanti di religione cattolica, che oggi piu’ che mai devono avvertire con consapevolezza la grandezza del loro ruolo nella scuola che cambia” .   

     In un’epoca in cui la scuola ha perso e continua a perdere la caratteristica dell’esperienza comunitaria, Monsignor Bertolone invita gli insegnanti di religione ad “abbandonare i soliti percorsi semplicemente catechistici, o le mere conversazioni in classe sulle questioni di attualita’, che sovente avviliscono le aspettative degli studenti”, per aprirsi ad un lavoro interdisciplinare di comunione con i colleghi delle altre discipline.

    Per l’Arcivescovo Bertolone solo con una docenza qualificata e onesta, l’insegnante di religione aiutera’ il giovane a scrutare i segni dei tempi e ad interpretarli attingendo alla luce del Vangelo e del Magistero della Chiesa, proponendo una carita’ culturale capace di educare all’amore l’intera persona, dal pensiero alla prassi.

    “La Chiesa – cosi’ conclude Monsignor Arcivescovo – affida a voi, carissimi fratelli e sorelle, il compito di prendersi cura del bene delle persone, nella prospettiva di un umanesimo integrale e trascendente, ma vi chiede anche di essere Maestri di vita eterna, maturata nel dono pasquale della vita nuova di Gesu’. Per questo vi sono costantemente vicino: sappiate che siete tutti nella mia preghiera di ogni giorno. E con voi lo sono i giovani della nostra citta’ come anche l’intero mondo della scuola dell’Arcidiocesi di Catanzaro-Squillace. A tutti e a ciascuno il mio saluto affettuoso e la mia benedizione”                                            

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