“Privando gli Studenti della possibilità di partecipare alla sessione estiva si nega loro il Diritto allo Studio”

La riflessione di Matteo Canino, rappresentante all'Umg, sulla polemica sulla registrazione della frequenza ai corsi nella facoltà di Medicina e Chirurgia

Riceviamo e pubblichiamo:

Nonostante, a detta del prof. Gnasso, l’applicazione sia molto intuitiva, sono numerosissime le segnalazioni relative ai malfunzionamenti legati all’uso scorretto della stessa. Per citarne una, spesso gli studenti presenti in aula non sono riusciti a registrare la presenza perché il codice veniva chiuso dal docente nel giro di pochi secondi.

 

D’altronde sono proprio queste criticità ad averci spinti a chiedere il caricamento delle frequenze per tutti gli studenti e non la convinzione che l’obbligo di frequenza non sia necessario. Anzi, siamo fermamente convinti che la frequenza obbligatoria sia una prerogativa essenziale del corso di laurea in Medicina e Chirurgia, ma riteniamo anche che la presenza in aula vada verificata in maniera attendibile e precisa, perché è inammissibile che alcuni Studenti vengano lasciati indietro per un sistema di rilevazione inefficace.

Siamo consapevoli che per i corsi che hanno registrato numerose criticità il prof. Gnasso abbia previsto il caricamento d’ufficio delle frequenze (sebbene ad oggi ciò non sia ancora avvenuto per vari C.I.), ma riteniamo sia impossibile procedere alla verifica di tutte le problematiche verificatesi per tutti i corsi integrati entro l’inizio della sessione d’esame, previsto per lunedì.

Siamo inoltre dubbiosi circa la possibilità di organizzare corsi di recupero in tempi utili a consentire l’accesso al secondo appello previsto nel mese di luglio a tutti gli Studenti che non raggiungono la soglia del 50% per via delle problematiche legate all’uso dell’applicazione. Nel corso di un solo mese, infatti, occorrerebbe gestire un numero notevole di Studenti, spesso impegnati anche, oltre che per lo studio, nello svolgimento dei tirocini.

Privando gli Studenti della possibilità di partecipare alla sessione estiva si nega loro il Diritto allo Studio e la possibilità di vincere Borse di Studio che in molti casi rappresentano una risorsa essenziale per affrontare le spese relative allo studio universitario.

Ribadiamo quindi la necessità di garantire, unicamente per questo semestre, il caricamento delle frequenze per tutti gli Studenti, nella speranza che, negli anni accademici futuri, le stesse siano verificate in maniera corretta. Siamo sicuri che, consci di un sistema che funziona, gli Studenti saranno incoraggiati a seguire le lezioni e presenziare in aula.

 

Matteo Canino, Rappresentante degli Studenti dell’Università Magna Graecia di Catanzaro