Il Consiglio approva il bilancio pur in presenza di consolidati squilibri strutturali foto

Il parere favorevole dell’Assemblea dei sindaci, i rilievi critici di Mascaro

Il Consiglio provinciale di Catanzaro ha approvato, con nove voti favorevoli e due astenuti (dei dem Gregorio Gallello e Raffaele Mercurio), il bilancio di previsione 2022-2024 proposto all’assemblea dal presidente facente funzioni Fernando Sinopoli coadiuvato dal dirigente di settore Salvatore Saraceno.

 

L’approvazione ottenuta dall’ultima sessione di Consiglio prima dell’elezione del nuovo presidente, fissata per mercoledì 25 settembre, si era resa necessaria per garantire il trasferimento dal Mef all’Ente della rimanente parte del fondo di riequilibrio non ancora versata. Il quadro finanziario della Provincia, come specificato nella relazione di accompagnamento al bilancio, riflette “le risultanze del rendiconto della gestione dell’anno 2020, peggiorata a chiusura dell’esercizio 2021 (il rendiconto 2021 ha registrato un disavanzo di amministrazione di 43,7 mln)” che “evidenziano una seria situazione strutturale di squilibrio di parte corrente determinato dall’insufficienza delle risorse occorrenti per sostenere le spese che, peraltro, presentano un elevato grado di rigidità sulla quale incide fortemente quella per il rimborso della quota capitale dei mutui e dei relativi interessi.

 

Questa spesa costituisce l’elemento di maggiore insidia per l’equilibrio di parte corrente per l’elevato grado di rigidità, trattandosi di spesa incomprimibile, oltre che per il cospicuo ammontare che si aggira a circa 12 milioni di euro all’anno. Come rappresentato in precedenza, la Provincia di Catanzaro presenta un elevato grado d’indebitamento (il debito residuo alla fine del 2021 ammontava ad euro 162.465.743,77) che mal si concilia con le risorse correnti attuali”.
A peggiorare la situazione, ha rilevato Fernando Sinopoli, lo scioglimento anticipato del Parlamento che ha ulteriormente ritardato l’erogazione dei fondi per gli enti in pre o conclamato dissesto.

 

Anche se nelle aspettative dei sindaci e dei consiglieri provinciali permane sempre la necessità di arrivare a una nuova formulazione dell’ assetto giuridico e finanziario delle Province che da un lato riassegni ruolo e funzioni e dall’altro le faccia uscire dallo stato permanente di precarietà. Non ultima, naturalmente, da parte di Sinopoli, la preoccupazione per la regolarità degli stipendi al personale dipendente che continua nonostante le note difficoltà, come successo con l’ultima mensilità di agosto erogata in ritardo.

In precedenza, come previsto dalla legge Delrio, si era svolta l’Assemblea dei sindaci chiamata a fornire il parere su documento contabile. Su 80 sindaci, hanno risposto all’appello soltanto in 28, tra i quali Paolo Mascaro, sindaco di Lamezia Terme, che ha puntigliosamente esplicitato alcuni rilievi e relative perplessità in particolare sulla gestione del caso derivati da cui discendono molte delle difficoltà attuali e sulle previsioni di entrata collegate alla vendita di immobili da alienare. Dopo le precisazioni del presidente ff Sinopoli e del dirigente Saraceno, l’assemblea ha dato parere favorevole con 15 voti, due in più degli astenuti, curiosamente i rappresentatiti dei due comuni più popolosi, Palo Mascaro per Lamezia e Fabio Celia (delegato dal sindaco Fiorita) per Catanzaro.