Collegi plurinominali, chi vince e chi perde in Calabria

Degli otto seggi in palio tre dovrebbero essere 5Stelle, due ciascuno FdI e FI, uno della lista PD Italia democratica e progressista. Ma l’assegnazione definitiva è su base nazionale

Due collegi plurinominali in Calabria, uno per il Senato e uno per la Camera, nei quali le singole liste si sono misurate nell’ambito delle coalizioni qualora ne abbiano fatto parte. Listini bloccati, senza possibilità di esprimere preferenze. Seggi da assegnare: otto alla Camera, quattro al Senato.

Quando ormai le sezioni pervenute sono quasi completate – mancano solo una ventina sulle 2401 complessive – si può tentare un’attribuzione dei seggi, riservando qualche incertezza dovuta al meccanismo di assegnazione dei seggi che per la Camera avviene su base nazionale e per l’automatismo in caso di candidati eletti in più collegi.

Al Senato nell’ambito dell’affermazione complessiva del centrodestra (41,67 per cento 284mila voti), si conferma la supremazia di Fratelli d’Italia con il 19,13 seguiti da Forza Italia (16,28), Lega (5,81), Noi Moderati (0,83). Rispetto alla performance di FdI (aveva l’8,7 alle regionali 2021) e alla tenuta sostanziale di FI (17,3 regionali), risalta la caduta della Lega di Salvini anche rispetto all’ 8,3 delle regionali.

Nessuna sorpresa, per dire il vero: troppe fibrillazioni nella casa calabrese della Lega per gridare alla meraviglia (vedi i distinguo di Filippo Mancuso e i distanziamenti dal commissario Saccomanno).
Primo partito il Movimento 5Stelle che arriva al 29,38 (oltre 200mila voti). Anche qui gli ultimi sondaggi indicavano la tendenza in atto, anche se i risultati definitivi hanno superato le previsioni (aveva il 6,5 alle regionali 2021). Evidentemente sono risultati centrati i due focus individuati dal leader Conte nel reddito di cittadinanza e nel superbonus edilizio.

 

NEL CENTRO SINISTRA – Nel centrosinistra (dato complessivo 17,8 con oltre 120mila voti), il Partito democratico si ferma al 14,52 confermando grosso modo il dato delle politiche 2018 e migliorando di poco le regionali ultime (13,2). Poi Verdi SI 1,48; Europa 1,1; Impegno civico 0,69.

Plausibile che i quattro partiti più votati portino a Palazzo Madama un senatore ciascuno (Roberto Scarpinato M5S, Fausto Orsomarso FdI, Mario Occhiuto FI, Nicola Irto PD).

Alla Camera con percentuali grosso modo sovrapponibili la ripartizione dei seggi nel proporzionale dovrebbe assegnare tre deputati al Movimento 5 Stelle (Federico Cafiero De Raho, Vittoria Baldino, Riccardo Tucci, ma per il gioco delle candidature plurime non dispera Anna Laura Orrico), due ciascuno a Fratelli d’Italia (in cima al listino sono Wanda Ferro e Alfredo Antoniozzi, in posizione d’attesa Eugenia Roccella) e a Forza Italia (Giuseppe Mangialavori e Fulvia Caligiuri), uno al Partito democratico (Italia democratica e progressista), Nico Stumpo.