Fra ricordi e tanta nostalgia le brillanti serate del lido “La Pineta”

Un passo a ritroso nel tempo rinnovando quegli antichi fasti che il lido offrì al quartiere lido e naturalmente a tutta la città

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A tanti sarà capitato di ricordare il vecchio stabilimento balneare dove da ragazzi si andava per i bagni delle vacanze estive. Ricordi che, in alcuni casi, rappresentano l’unica testimonianza di luoghi che probabilmente non ci sono più e che in passato costituirono un punto di riferimento della propria città. Così accade per un luogo che, nel quartiere Lido di Catanzaro, ancor oggi dà modo di ricordare gli anni in cui scintillanti serate fecero da cornice alla stagione estiva.

Generico settembre 2024

Le selezioni di Miss Italia

 

Oggi, quel luogo, quel rinomato stabilimento balneare, ricordato come il lido “La Pineta”, non esiste più, al suo posto la oramai conosciuta “Terrazza Matteo Saliceti” dà la possibilità di ammirare la meravigliosa costa catanzarese facente parte del Golfo di Squillace. E dunque, alle volte, i ricordi del passato costituiscono un qualcosa di importante, proprio per tale motivo, si vorrà fare un breve passo a ritroso nel tempo rinnovando quegli antichi fasti che il lido “La Pineta” offrì al quartiere lido e naturalmente a tutta la città.

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Il premio Emilio Barone

 

Negli anni ’60 nella zona di Casciolino nuove costruzioni erano sorte e nuovi palazzi, alcuni dei quali avevano preso il posto dell’antico “viale dei pignari”, la lunga passeggiata che, per l’appunto, era contraddistinta da alti alberi di pino. L’antico stabilimento de “La Pineta”, ne assunse il nome e i suoi “fondatori”, i fratelli Antonio, Gori e Pino Aversa, ebbero la lungimiranza di creare qualcosa di particolare e innovativo. La struttura, che si affacciava naturalmente sul mare, constava all’interno di una sala discretamente grande, un piccolo bar e una particolare terrazza, da cui si poteva guardare la costa e consumare quanto richiesto. Non mancava il servizio in spiaggia con ombrelloni, sdraio e cabine, ma, alla tradizionale conduzione balneare, si affiancavano particolari serate con eventi di un certo rilievo che, negli anni ‘60/’70, costituirono il clou della stagione estiva di quei tempi.

 

Il lido, come raccontato da chi quegli anni li ha anche vissuti, aveva dato un’impronta importante con gli eventi che venivano realizzati, avendo come ospiti cantanti e complessi musicali di pregevole spessore artistico. “Ho dei ricordi molto belli del lido “La Pineta” –  dice Emilio Barone che agli esordi della sua carriera artistica di cantante ebbe modo di esibirsi nello stabilimento balneare –  oltre ad aver conosciuto i fratelli Aversa, ebbi modo di vivere nel ‘71 una particolare serata con un festival condotto da Mike Bongiorno per lascoperta di voci nuove”. Mi esibii con il complesso “Le Tenebre” (i componenti erano alla pianola Mimmo Froio, al basso Tonino Zangari, alle chitarre Saverio Cannistrà e Cecé Elia e alla batteria Felice Lazzaro) e con la canzone di Massimo Ranieri,Se bruciasse la città”, vinsi come cantante esordiente il 1° Premio Pineta d’Oro”.

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La Pineta anni 80′-90′

“Ma, le serate che si svolgevano erano diverse – aggiunge ancora – i fratelli Aversa fecero dello stabilimento balneare il luogo dove rinomati artisti e complessi si esibivano, tant’è che fuori al locale c’era una fila interminabile per entrare ed assistere agli spettacoli. In queste serate vennero coinvolti nomi altisonanti del mondo musicale dell’epoca come i Dik Dik, i Camaleonti, ma anche Fred Bongusto e Rocky Roberts, tant’è che per tale motivo il lido venne definito il “Piper del sud” potendo, tra l’altro, accogliere un discreto pubblico”.

 

“Negli anni che seguirono – conclude Barone – come sappiamo, a causa dell’erosione della costa e delle mareggiate, la struttura subì dei danni e, in seguito, cambiò anche gestione”. Lo stabilimento rappresentava, dunque, il punto di riferimento di molte famiglie che usualmente lo frequentavano per la stagione estiva o semplicemente per prendere qualcosa al bar e sostare nella particolare terrazza luogo preferito dalle giovani coppie. Il singolare belvedere era, infatti, provvisto di originali “separé” che davano modo di avere ulteriore privacy. I ricordi del lido “La Pineta” sono ancora indelebili rappresentando il luogo di ritrovo di molti giovani dell’epoca come racconta Sergio Pisano, residente nel quartiere marinaro. “Il lido “La Pineta” – dice infatti Pisano – era il nostro punto di riferimento, era lì che trascorrevamo le giornate estive tra mare e musica ascoltata dai classici jukebox. Conoscevo molto bene i fratelli Aversa, ora purtroppo scomparsi, ma da ragazzi ci si frequentava e si può dire che abbia quasi assistito alla nascita del locale, ricordo che le pareti interne vennero dipinte con particolari decori realizzati dal pittore Pino Masci. Gli eventi si susseguivano e prima della data di svolgimento andavamo in giro con la macchina e muniti di altoparlante si faceva pubblicità sia in centro città che nei paesi vicini, da Botricello a Soverato”.

 

“In quegli anni – aggiunge – vennero diverse personalità del mondo della musica e dello spettacolo come Mike Bongiorno, Robertino e i Camaleonti che, per la prima volta, cantarono “Applausi” (’68)”. “I ricordi sono tanti – conclude Sergio Pisano – tutti bellissimi, perché insieme ai fratelli Aversa ho trascorso gli anni più belli. In seguito, venne anche inclusa la ristorazione, finché con la mareggiata del ’72 lo stabilimento subì seri danni, riducendo quella particolare forma ottagonale che lo aveva contraddistinto”.

 

 

Si aggiunge ancora quanto raccontato dalla signora Iolanda Lomoio, ugualmente residente nel quartiere che, insieme alla sorella Marinella, parteciparono nel ’69 alle selezioni di “Miss Tre Province”, valevoli per la preselezione di Miss Calabria. “Andavo spesso al lido La Pineta – dice la signora Lomoio – perché conoscente dei fratelli Aversa, a quell’epoca il lido era molto frequentato e, insieme al “Miramare”, era uno dei locali più “in” del momento. Con mia sorella partecipammo ad una serata per le selezioni di Miss Italia, io venni eletta “Miss Cinema”, mentre lei “Miss Calabria”, acquisendo la possibilità di partecipare alle finali per “Miss Italia 1969” che vennero poi realizzate a Nicotera il 23 agosto di quell’anno”.

 

La Pineta fu uno dei locali più iconici del tempo, la sua terrazza restò nei ricordi di tanti e così le serate che venivano svolte, segnando un periodo determinante per il quartiere. Di seguito, quell’iter caratteristico che il lido aveva assunto andò man mano perdendosi traducendosi in quello più consueto degli stabilimenti balneari, lasciando, tuttavia, quel margine definito di ricordi delle serate contraddistinte dalla musica, dalle feste e dalla presenza dei grandi artisti dello spettacolo che ne fecero un luogo speciale ed esclusivo.

(foto: archivio personale, Iolanda Lomoio, Emilio Barone e dal web)

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