Avellino-Catanzaro, quasi come una finale. E Calabro lancia Cianci

Giallorossi e Biancoverdi devono svoltare dopo l'avvio deludente: lo scontro di stasera può indirizzare il futuro. La punta barese dall'inizio è l'idea degli ospiti; padroni di casa con assenze di peso davanti. L'ultima volta fu sorriso aquile

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Una mezza finale, anche se si tratta solo della sesta giornata di campionato: l’occasione per svoltare, per svestire i panni delle deluse – ed al contempo delle delusioni – di questo avvio di torneo e far ripartire l’inseguimento ai piani alti. Questo sarà l’odierno Avellino-Catanzaro (calcio d’inizio ore 21, al “Partenio”). Uno scontro diretto che per punti, motivazioni e finanche dinamiche tecniche potrebbe valere il doppio in ottica futura e che certo darà la fotografia del trend di crescita di entrambi ad un mese esatto dall’inizio del campionato.

QUI GIALLOROSSI – Tempo ed ulteriore terreno da perdere non ce n’è. Anche perché davanti cominciano ad ingranare mentre nella piazza – e lo hanno dimostrato i fischi di chiusura contro il Catania – crescono i mugugni. Cianci dal primo minuto è la carta che Calabro pare pronto a giocare – alla vigilia è arrivata anche una chiamata alla responsabilità per la punta: «dipende da lui» – e non sarà l’unico cambiamento rispetto al match contro gli etnei. Welbeck è in crescita e potrebbe far rifiatare Verna in mediana, Cinelli invece lascerà ancora il posto a Risolo: al suo fianco si rivedrà Vandeputte. Recuperati Branduani e Martinelli, non ancora al meglio Rolando. «Sarà importante approcciare bene» le parole del tecnico. Che insomma, contro gli irpini, tornerà alla formula antica.

QUI BIANCOVERDI – Ad alzare la temperatura e stimolare un po’ i nervi, in casa Avellino, ci ha pensato invece il diesse Di Somma con una frecciatina velenosetta all’avversario. «Sarà una partita importante ma non determinante – le parole del navigato dirigente – So per certo che il Catanzaro si è lamentato per i troppi rigori concessi a noi, mi auguro che non si verifichino episodi che si sono verificati contro il Catania per loro: quel rigore ed anche quello assegnatogli contro il Potenza mi lasciano un attimino perplesso». Una stoccata ad arte, utile forse ad incanalare la gara stessa. Braglia ha già pronto l’undici per la sfida: in campo non dovrebbero esserci né l’ex Kanoute né Micovschi e Di Gaudio; linea offensiva affidata a Gagliano e Maniero, iniziativa di mediana ad Aloi e D’Angelo.

NUMERI – Solo due volte i giallorossi sono riusciti a violare il tempio irpino in campionato: l’ultima – dopo un digiuno di settant’anni – proprio la scorsa stagione con le reti di Curiale, Di Massimo e Di Piazza per l’1-3 finale. Arbitro dell’incontro sarà il signor Tremolada della sezione di Monza; Dicosta e Poma gli assistenti.

AVELLINO (3-5-2) : Forte; Silvestri, Dossena, Bove; Ciancio, Carriero, Aloi, D’Angelo, Tito; Gagliano, Maniero. All. Braglia.

CATANZARO (3-5-2) : Branduani; Scognamillo, Fazio, Martinelli; Bearzotti, Welbeck, Risolo, Vandeputte, Porcino; Carlini, Cianci. All. Calabro.

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