Rolando, permanenza e nuova vita: cambio ruolo all’orizzonte?

"Le parole di Vivarini alla vigilia della Fidelis Andria sono un indizio significativo: «Quattro alternative in quel ruolo ed un difensore in meno..."

Il piano era diverso sulla carta: via Mulè, dentro Brignola il primo atto, poi l’uscita conclamata di Rolando avrebbe dovuto chiudere il cerchio consentendo l’inserimento di un altro tassello per riportare “a numero” la difesa. Un server bloccato, una posta elettronica che sul più bello fatica ad inviare gli allegati – forse più di tutto un “sì” del diretto interessato arrivato quando ormai era troppo tardi – ed ecco l’inghippo, la riuscita solo a metà di una strategia nei fatti meticolosa e perfetta. A bocce di mercato ferme il Catanzaro si guarda allo specchio, ora. E senza apprensione alcuna per ciò che è stato e ciò che invece no, riflette sul cosa fare per far quadrare comunque i conti nei reparti.

«LAVORARE FUORI RUOLO» – Un indizio su cosa potrebbe accadere ora lo ha dato Vivarini nella conferenza stampa pre Fidelis anticipando probabilmente il laboratorio tattico che a Giovino – passato il ciclo di gare consecutive a stretto giro – aprirà i battenti da qui a poco. «Contiamo un difensore in meno e sulla corsia laterale di destra invece quattro alternative. Questo è un problema – le sue parole – Dovremo essere bravi a lavorare anche fuori ruolo e cercare di metterci tutti a disposizione della squadra».

Tradotto: chi è rimasto ed è indietro nelle gerarchie nel suo ruolo naturale dovrà fare un sacrificio, reinventarsi praticamente, e studiare altri copioni. Rolando braccetto di difesa per eventuali emergenze ci si lavorerà: al genovese il compito di apprendere in fretta e soprattutto ritrovare presto la condizione migliore per rappresentare quanto meno un utile rincalzo.

«QUASI MAI A DISPOSIZIONE» – Perché anche questo rappresenta un «problema» agli occhi di Vivarini. E nemmeno da poco alla luce della scarsa disponibilità che in questi due anni il laterale ha potuto garantire. Solo sedici le presenze la scorsa stagione – perlopiù spezzoni – con l’operazione alla caviglia del dicembre 2021 effettuata a Pisa dal dottor Castellacci a fare da spartiacque tra un prima ed un dopo nel calvario. L’esordio agostano di quest’anno in coppa contro il Modena pareva poter rappresentare un nuovo inizio in realtà solo di fuoco di paglia si è trattato visto il nuovo kappao che lo ha costretto ai box sino a poche settimane fa.

La prima convocazione di campionato è arrivata ad inizio dicembre contro la Virtus Francavilla, il primo impiego invece a due turni dal Natale contro il Potenza. Poi l’esclusione rumorosa di Latina – lì probabilmente la goccia che ha fatto traboccare il vaso e convinto il club ad aprire discorsi di mercato per lui – ora l’occasione che il numero sette non dovrà farsi sfuggire. Quantomeno per lasciare anche lui una traccia tangibile nell’anno dei record. «Le sue qualità si conoscono – la battuta di Vivarini – Ma da un anno a questa parte lo abbiamo avuto poco a disposizione. Mi auguro di averlo fino alla fine da adesso, che possa far valere le sue doti e dare una mano». Se non un’ultima chiamata poco ci manca.