Catanzaro, stretta per Antonini: il mercato accelera

Vertici ionici e giallorossi di nuovo attorno al tavolo: il passaggio del brasiliano è ad un passo. Subito dopo si penserà a mediana ed attacco. Intanto Fulignati recupera per la FeralpiSalò

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L’appuntamento per chiudere è stato fissato: nella giornata di domani Catanzaro e Taranto torneranno a sedersi attorno ad un tavolo – già lo avevano fatto diverse volte nei giorni scorsi, perdendosi però in infiniti e snervanti balletti di cifre – ed il passaggio di Matias Antonini dal rossoblù al giallorosso diventerà realtà.

Le aquile hanno già strappato il benestare del centrale verdeoro – l’unica cosa da decidere è la formula contrattuale: se sarà triennale secco o biennale con opzione – e proveranno fino all’ultimo a strappare qualche condizione di vantaggio agli ionici che al contrario con il gioiello di Porto Alegre vorrebbero monetizzare e per quanto possibile fare cassa. L’accelerata nell’operazione è arrivata nella giornata di oggi, con il giro di contatti mattutini tra le parti sfociato poi nella nota del summit appuntata sulle rispettive agende presidenziali.

Il Catanzaro si prepara dunque ad accogliere il primo innesto di questa sessione di mercato invernale: un elemento duttile per il cuore della difesa, capace di abbinare tecnica e fisico e di garantire anche quel grado di accettabile affidabilità in caso di rimescolamento obbligato delle carte – per esempio con lo spostamento di Scognamillo a braccetto – che a conti fatti, fin qui, nessun altro nel reparto è riuscito ad assicurare pienamente. Chiuso questo capitolo, per il diesse Magalini si apriranno d’urgenza quelli relativi alla mediana e all’attacco: argomenti ben più spinosi e complessi perché a volte – così è per gli obiettivi che i giallorossi si sono dati – legati ad altre operazioni ed altri movimenti ancora non maturi al punto giusto per sbloccarsi.

Il caso Moro ne è l’esempio probabilmente più lampante con la buona posizione guadagnata dalle aquile nella classifica del gradimento stilata dalla punta – un cambio d’atteggiamento sorprendente dopo le passate chiusure – bilanciata in negativo dalla volontà dello Spezia di non dare l’ok definitivo al closing prima di aver inserito in rosa un tassello di pari valore e di pari utilità. I fili si intrecciano anche per quanto riguarda il rinforzo di centrocampo la cui caccia però sembrerebbe ancora in una fase d’inizio, di abbozzo.

Di certo c’è che sui taccuini giallorossi figurano sia il nome di Amatucci che quello di Nagy: il primo della Fiorentina ma nelle mire anche del Pisa, il secondo invece proprio del Pisa ma voglioso di uscire. Normale per il Catanzaro rimanere alla finestra e monitorare gli sviluppi di questo curioso intreccio: le riflessioni in questo caso restano aperte e non è detto che ne venga fuori una terza via, differente per nome e magari anche per caratteristiche.

VERSO LA FERALPISALÒ – Ciò che invece si spera venga fuori dal prossimo turno contro la FeralpiSalò è un bottino di punti pari a quello ficcato di recente in saccoccia dopo il Lecco. Per la sfida del “Garilli” può dirsi pienamente recuperato Fulignati – ieri precauzionalmente a riposo per attacco influenzale, oggi di nuovo nei ranghi – ancora ai box invece Brignola che si avvia dunque al forfait per la gita del weekend. Ieri intanto per la truppa un momento di raccoglimento spirituale con la benedizione a squadra e staff impartita dall’arcivescovo di Catanzaro-Squillace Mons. Claudio Maniago accompagnato dal padre spirituale del club don Lino Tiriolo. “Nell’invocare la protezione divina, alla presenza del presidente Floriano Noto – si legge nella nota diramata dal sodalizio – il presule ha augurato alle Aquile di avere successo nei loro impegni sportivi, che il club giallorosso ha sempre improntato ai valori della lealtà, del fair play e della solidarietà”.

Generico gennaio 2024

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