Giada Canino, ballerina speciale impegnata nella lotta al cyberbullismo

Parteciperà agli Olympics World Winter Games di Torino: “Ballare mi emoziona! Non vedo l’ora di essere lì e rappresentare l’Italia.”

Di storie belle è pieno il mondo e quella di Giada Canino, campionessa italiana ed europea di danza paralimpica, è una di quelle che lascia il segno perché parla attraverso emozioni vissute con passione, sacrificio, coraggio, determinazione e tanto, tanto amore. Quello di papà Elio e di mamma Lella per Giada e quello di Giada per la danza: insieme non si sono mai arresi e, giorno dopo giorno, hanno scritto le pagine di una storia che parla al cuore e che il prossimo inverno porterà la giovane ballerina a rappresentare l’Italia agli Special Olympics World Winter Games di Torino. Un gran bel traguardo al quale la sportiva, lecchese ma nelle cui vene scorre sangue catanzarese, non vede l’ora di partecipare.

Fiera e orgogliosa di danzare: in pochi anni anni Giada conquista oltre 100 podi

Giada, diciottenne con la Sindrome di Down e ipovedente, è una ragazza grintosa e solare che a tredici anni ha espresso ai suoi genitori il desiderio di andare a scuola di ballo: “A questa richiesta io e mia moglie non sapevamo cosa rispondere – ha raccontato papà Elio – eravamo preoccupati per la sua ipovisione che le comportava problemi di equilibrio ma abbiamo deciso di assecondarla. L’abbiamo accompagnata a fare una prova in una scuola di ballo e dopo poco è uscita contenta con indosso la maglia della squadra paralimpica.” Mai decisione fu più azzeccata per dare a Giada l’opportunità di inseguire il suo sogno, di vivere la sua passione per il ballo, di sentirsi orgogliosa di essere un’atleta della Squadra Paralimpica Rosy Dance di Villongo in provincia di Bergamo e fiera di se stessa. In poco tempo è, infatti, riuscita ad ottenere ottimi risultati, conquistando oltre 100 podi, gli ultimi quelli dei Campionati Italiani Fids di Rimini dello scorso weekend, durante i quali si è laureata campionessa italiana nell’Hip Hop in coppia e nel Merengue in singolo, conquistando anche due medaglie di bronzo in singolo nell’Hip Hop e nel Cha Cha Cha e un sesto posto nello Show Dance in coppia.

Forza e determinazione i punti di forza nella lotta contro i bulli

Mai sola in queste conquiste, ma sempre supportata dalla maestra di ballo Marianna Cadei, dal suo staff tecnico, da papà e mamma, la quale si occupa di trucco e cambio abiti durante le gare, Giada si è impegnata con costanza e dedizione senza mai risparmiarsi: “Ballare mi emoziona, non vedo l’ora di rappresentare l’Italia a Torino – ha detto convinta – in futuro mi piacerebbe fare la maestra di ballo, mi impegnerò per questo e poi mi piacerebbe anche partecipare a Ballando con le stelle.” Idee chiare e determinazione fanno parte di lei, due grandi punti forza che l’hanno aiutata anche quando lo scorso anno è stata vittima di cyberbulli.

Come tutte le ragazzine anche a Giada piace postare sulle sue pagine social di TikTok e Instagram post e video che parlano di sé e della sua passione dove si esibisce per l’appunto in passi di danza sportiva. E per questo ha iniziato a ricevere brutti commenti  e insulti: “Ci sono rimasta molto male – ha spiegato – ma non mi sono arresa, non ho mollato e ho continuato a ballare anche per dire stop al bullismo.” Supportata dal padre la ragazzina è rimasta sui social continuando a postare video e divenendo testimonial di alcune campagne contro il bullismo. Per questo è stata ricevuta a Roma dal Ministro Locatelli e dall’A.C. Milan al suo fianco contro questa battaglia.

Mai mollare, mai arrendersi per ricorrere la gioia e cambiare il futuro

La vita di chi ha figli con una disabilità non è facile, è una lotta quotidiana in cui bisogna insistere, non mollare mai – ha detto papà Elio – Giada con il suo esempio ci ha fatto capire il senso della vita, non credevo che il ballo potesse essere la sua strada e invece sono felice di averla assecondata perché ballare la fa stare bene, la riempie di gioia, la rende orgogliosa. Ai genitori che vivono situazioni come la mia dico di non arrendersi mai, di provare, di agire, lo so che spesso è difficile, che gli aiuti sono quasi inesistenti ma bisogna lottare per cambiare le cose, per costruire un futuro migliore.”

A Giada ora non rimane che impegnarsi negli allenamenti e contare i giorni che la separano dai Winter Games di Torino e anche dalle tanto attese ferie estive che trascorrerà a Catanzaro: “Arriverò ad agosto per andare allo stadio e vedere la prima partita del Catanzaro, io mi sento catanzarese e non vedo l’ora di essere lì!”