Catanzaro-Carrarese 3-1, Biasci e Pompetti: due volti della gioia giallorossa

Sono due facce che ben raccontano la gioia giallorossa della prima vittoria in campionato quelle di Tommaso Biasci e Marco Pompetti: protagonisti in campo, dalla partenza, della bella serata a del “Ceravolo” contro la Carrarese. La prima: quella da vecchio lupo di mare , da marpione navigato, della punta che timbrando personalmente il cartellino e facendolo timbrare gli altri con le sue giocate ha dimostrato di essere ancora e sempre “in”, a dispetto dei tanti giudizi e delle tante voci che unanimente lo hanno considerato “out” o giù di lì all’alba del nuovo corso. La seconda invece è quella pulita, meno scafata e meno da drittone senza dubbio, del centrocampista pescarese che in gara un gol lo ha forse divorato per eccesso di altruismo pur risaltando in mediana per qualità e corsa.

IL MARPIONE – Prima rete dell’anno per il toscano – che così in giallorosso ha toccato quota trentanove, agganciando nella classifica dei marcatori all time Giovanni Corti al decimo posto – e prima rete del campionato firmata dal reparto offensivo – dopo l’unica messa a segno dal centrale Pontisso nella gara d’esordio contro il Sassuolo. «Quando faccio gol in questo stadio e si riesce a vincere le emozioni sono grandi e l’adrenalina sale – il commento del toscano nel post gara – al di là del gol era importante portare a casa i tre punti; rispetto a Cesena è aumentata la condizione fisica, si è potuto lavorare anche un po’ di più insieme, ed i frutti si sono visti: su questa strada ora dovremo cercare di andare avanti». Ottima davvero la sua prestazione – peraltro da ex – al cospetto della difesa apuana; la conferma di come sia inesauribile la fame e sia stata sempre forte la convinzione di rimanere. «Sono arrivato qui che ne avevo tanta addosso – ha spiegato il numero ventotto – e non voglio fermarmi. QUI ho trovato una squadra fantastica ed un ambiente che mi fa sentire importante. Ad andare via non ci ho mai pensato: da dopo il rinnovo in avanti il mio pensiero è stato solo quello di continuare a fare bene con questi colori». Certo dovrà sudarsi il posto quest’anno perché la concorrenza sembra forte – «è un fattore che stimola e che fa bene» – ma se queste sono le premesse, lecito pensare che il problema vero – se così si può dire – sia più per Caserta.

IL BRAVO RAGAZZO – Stesso discorso al centro dove Pompetti come detto ha brillato in una formula nuova, insieme a Petriccione e al cecchino Pontisso. «Siamo contenti della partita – il primo commento del ventiquattrenne – sapevamo quanto fosse importate questa vittoria ed averla centrata rappresenta un segnale per noi stessi prima che per gli altri. La squadra ha cambiato tanto quest’anno, in primis con l’allenatore: non si deve pensare a Vivarini e a ciò che è stato ma solo lavorare per il futuro, a far integrare in campo i nuovi e a mettere in pratica le nuove idee». Una di queste proprio la mediana con tutti e tre i jolly schierati che – al pari del dirottamento di Situm sul versante opposto a quello naturale – ha favorito il raggiungimento del successo. «Dobbiamo essere tutti pronti quando il mister ci chiama – il pensiero di Pompetti – questa volta ha deciso di schierarci così ed il risultato gli ha dato ragione».

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