Catanzaro, avanti adagio: da Cittadella un punto senza lampi ma importante

Lo zero a zero del "Tombolato" è la conferma che ancora c'è da lavorare. Bene Compagnon; gara nera per Iemmello, Buso ed Antonini. Oggi già la ripresa

Più informazioni su

Lo si può definire uno zero a zero scialbo? Senza offesa per nessuno, guardando alla trama – anche un po’ noiosa – che ha portato Cittadella e Catanzaro a dividersi così la posta nella gara di ieri al “Tombolato”, certamente sì. Un pareggio inutile e dannoso ai fini della classifica per i giallorossi? Un passo indietro rispetto al successo incamerato prima della sosta, in casa, contro la Carrarese? Questo no, nella maniera più assoluta.

 

Vero è che ci si sarebbe aspettato qualcosa in più dalle aquile alla ripresa dopo dieci giorni di lavoro intensivo, con quasi tutti a disposizione e senza assillo di impegni ufficiali; quadratura del cerchio dal punto di vista tattico e condizione fisica non sono però argomenti sbrigabili in una manciata di allenamenti: serve tempo per inserire le pedine – peraltro fondamentali per l’undici immaginato titolare – arrivate all’ultimo momento dal mercato, costanza nel battere un’idea di modulo ed i suoi propri meccanismi, soprattutto pazienza per non rischiare di fare come la gatta frettolosa i gattini ciechi alla fine.

 

IN RODAGGIO – Un Catanzaro ancora ingolfato è ciò che si è visto: incapace di articolare un manovra fluida e come a Cesena – come confermato dallo stesso Caserta nel post gara – autore di una partenza sottotono per atteggiamento.

In tanti non hanno brillato: a cominciare da Antonini – aggredito forte dai granata in avvio e per nulla aiutato dal piede invertito, artefice di parecchie di quelle sbavature che a detta del tecnico hanno contribuito a ringalluzzire i padroni di casa – proseguendo poi con Buso – spento all’esordio, ancora indietro, sostituito da un D’Alessandro non troppo migliore – e finendo con Iemmello e Biasci – praticamente impalpabili, il primo non messo in condizione di incidere.

 

Le cose migliori sono arrivate da destra con un Situm fisico e di sostanza – quell’occasione sprecata nel finale è però una macchia – ed un Compagnon ispirato e voglioso di guadagnarsi la copertina – sue le occasioni migliori e i lampi più interessanti. Pompetti bene ha fatto disegnando l’assist per il croato e facendo scudo sulla conclusione di Pandolfi; un voto alto lo ha meritato anche Brighenti: il più attento della linea arretrata, forse l’unico sempre puntuale nelle preventive.

 

BUON PUNTO – Difesa dunque che il suo compitino in fondo l’ha fatto, fase d’attacco ancora da rivedere e registrre; fosse stata convalidata la zampata di Pittarello si sarebbe parlato di acuto pesantissimo ma anche il punto non è da buttare per il suo non spezzare la continuità di risultati e non intaccare l’autostima.

 

Il campo ostico dal quale lo si è tratto, l’avversario complicato che si è dovuto domare, lo rendono comunque un passo avanti. Piccolo ma positivo, in attesa dell’accelerata. Già oggi a Giovino è andata in scena la ripresa: in campo i non impiegati del “Tombolato” impegnati in una partitella con la Primavera.

Più informazioni su